damtux

joined 2 years ago
MODERATOR OF
[–] damtux@feddit.it 5 points 2 years ago

I agree and we need a viable open alternative to GoogleMaps, TripAdvisor and co.

[–] damtux@feddit.it 2 points 2 years ago

hai fatto benissimo :) a volte è necessario staccare. Anche secondo me è interessante.....infatti si inserisce in un'area nuova per i software federati e fornisce una prima alternativa ai soliti noti del settore. Da seguire con attenzione, sperando che si diffonda

[–] damtux@feddit.it 1 points 2 years ago (1 children)

l'unica cosa è provare a richiedere in momenti diversi o provare a scandagliare il web (cosa che immagino tu abbia già fatto) purtroppo se avessi potuto aiutarti l'avrei già fatto

[–] damtux@feddit.it 2 points 2 years ago* (last edited 2 years ago)

grazie a te :) spero sia utile per chi sta cercando alternative

Anch'io sono fan di LibreLingo ma credo che per raggiungere massa critica dovrebbe avere più contributor volontari, sia lato sviluppo che lato traduzioni (Duolingo ha sfruttato la community di volontari e la conoscenza collettiva [senza pagare nessuno] per costruire un gigante contro cui è difficile misurarsi....è lo stesso potere che le persone stanno mettendo in mano a Google quando continuano ad inserire contenuti e recensioni [di fatto lavorando gratis per Google] su GoogleMaps)

[–] damtux@feddit.it 1 points 2 years ago

Hello, I just saw this post as I stumbled upon Homebox recently and thought about searching for it on Lemmy......so I'm sorry for posting this late. Which version of Homebox did you try? Did you try again with newer version? As I'm looking forward for a simple database for home inventory, I'm just curious how it ended and what are you using today! Thank you very much!

[–] damtux@feddit.it 1 points 2 years ago (3 children)

Immagino....ma stai chiedendo anche in inglese? Mi sembra strano che in quel caso nessuno ti possa essere d'aiuto.

Tra l'altro (non so come ho fatto a non pensarci prima :D) proverei a scrivere in inglese nella chat Matrix/Element ufficiale di supporto di Thunderbird...lì ci sono i dev di Thunderbird, chi meglio di loro può saperlo? :) Ci arrivi cercando la stanza nella ricerca pubblica di Element, ipotizzando tu abbia già un account e abilitando la ricerca stanze nel server federato mozilla.org

[–] damtux@feddit.it 1 points 2 years ago* (last edited 2 years ago) (5 children)

forse per cose così tecniche e specifiche anche una domanda su stackoverflow?

[–] damtux@feddit.it 2 points 2 years ago

io uso Thunderbird e anche leggo Feddit 😂 visto che posto frequentemente, ma non saprei come aiutarti :)

[–] damtux@feddit.it 2 points 2 years ago

proprio alla grande 😂

[–] damtux@feddit.it 1 points 2 years ago

quindi ricapitolando:

  • molte persone non qualificate hanno
  • inserito dati non precisi (a volte accumulo di centinaia di civici in uno stesso punto geografico)
  • senza verificare sul campo la correttezza di ciò che stavano inserendo

E tutto questo è facilmente rilevabile, provate a fare ricerche in quel database per diversi comuni, grandi e piccoli, e vedrete i risultati

[–] damtux@feddit.it 2 points 2 years ago* (last edited 2 years ago) (1 children)

papale papale, commento da un tecnico illuminato (che edita in OSM, caso raro per un comune) che conosce la realtà comunale da dove provengono i dati:

tenete conto che la miriade di comuni non hanno persone che si dedicano a dette mansioni (nota per dare contesto: l'inserimento dei civici su mappa) e che tanti inserimenti sono stati fatti dagli uffici anagrafe ovvero non certamente tecnici gis (nota chiarificatrice: tecnici gis sono coloro che si occupano di questioni geografiche e di mappatura e che saprebbero come utilizzare i software GIS per editare le mappe stesse) che oltrettutto non potevano effettuare in massa sopralluoghi di verifica

 

In alcuni casi lanciare una moneta può servire a ridurre l’ansia e l’indecisione, e a valutare meglio le proprie scelte

Secondo un’opinione abbastanza comune l’azione di prendere una decisione è generalmente guidata e influenzata dagli obiettivi da perseguire e dalle informazioni a disposizione prima della scelta: più se ne hanno, più alta è la probabilità di prendere una decisione corretta. Diverse ricerche indicano tuttavia che anche altri fattori evolutivi, genetici e ambientali condizionano continuamente le nostre scelte. E nella quotidianità ci sono casi in cui avere più informazioni – scorrere per intero un menu particolarmente dettagliato prima di ordinare al ristorante, per esempio – complica la scelta anziché semplificarla, e aumenta il rischio di pentirsi successivamente della decisione presa.

Alcuni studi di scienze sociali hanno esplorato in anni recenti la possibilità che in particolari circostanze, a fronte di scelte difficili, la casualità sia un fattore utile a prendere decisioni soddisfacenti e meno esposte al rischio di successivi ripensamenti. In questi casi includere nei processi decisionali l’influenza di un fattore apertamente fuori dal nostro controllo può contribuire a ridurre l’impressione fallace che ogni cosa lo sia. E può ridurre l’ansia in situazioni di indecisione in cui la valutazione delle scelte possibili e la paura del fallimento diventano paralizzanti.

Secondo lo psicologo statunitense Barry Schwartz una delle principali cause di ciò che in un suo libro del 2004 definiva «il paradosso della scelta» è una cultura dell’individualismo sempre più diffusa e dominante, che induce a pretendere la perfezione dagli altri e da noi stessi generando inevitabili frustrazioni. Nei frequenti casi in cui a seguito delle sue scelte le condizioni di un individuo non migliorano o peggiorano, scrive Schwartz, la cultura dell’individualismo stabilisce come più accettabili le spiegazioni causali che si concentrano su fattori personali piuttosto che universali, che sono anche quelle che incoraggiano le persone a incolpare sé stesse per i propri fallimenti. ... continua a leggere

 

I Millennials e la Generazione Z sono cresciuti in un pianeta diverso, che impone scelte più difficili, rispetto ai loro genitori. Accettare questo dato di fatto è il primo passo per evitare di lasciarsi sopraffare dall’angoscia.

Katie Cielinski e Aaron Regunberg sono millennials. Ma si considerano neonati del cambiamento climatico.

Sono diventati maggiorenni quando il mondo stava appena aprendo gli occhi di fronte all'impatto catastrofico dell’uomo sull'ambiente.

Prima di sposarsi, nel 2017, la coppia ha lottato per quasi un decennio con il dilemma etico dell'opportunità di introdurre un altro essere umano su un pianeta già sovra-affollato. Katie sosteneva la necessità di crescere un alleato del clima, un individuo che avrebbe combattuto per un pianeta sano, ma Aaron temeva per il futuro che loro figlio avrebbe dovuto affrontare.

"Stiamo uscendo dalle condizioni climatiche stabili che hanno caratterizzato e sostenuto l'intero sviluppo della civiltà umana", afferma Aaron. "Questa è una catastrofe assolutamente unica nella vita della nostra specie, diversa da qualsiasi altra sfida che abbiamo dovuto affrontare in passato".

Ma i due coniugi non sono certo soli in questa battaglia. Secondo un sondaggio del 2020 pubblicato sulla rivista Climatic Change, il 60% circa degli americani tra i 27 e i 45 anni si preoccupa dell’impatto ambientale che una nuova nascita comporta. Lo stesso sondaggio ha anche rilevato che oltre il 96% dichiara di essere preoccupato per il benessere di un bambino in un mondo alterato dal clima. ... continua a leggere

 

Le origini e l’obiettivo di OvertureMaps Foundation e primo importante rilascio

Nel panorama in continua evoluzione dell’informazione geografica, il mondo ha assistito a un evento di risonanza globale a dicembre 2022 con la formazione dell’OvertureMaps Foundation. Questa fondazione, che vanta il coinvolgimento di giganti dell’industria come Amazon, Meta, Microsoft e TomTom, insieme a nuovi partner di spicco come ESRI, ha abbracciato la missione ambiziosa di potenziare i prodotti cartografici attuali e futuri. Il loro obiettivo? Creare dati cartografici aperti, affidabili, facili da usare e interoperabili, proiettando un’ombra di incertezza su come tutto ciò si tradurrà in realtà.

Ora, a luglio 2023, è giunto il momento di gettare uno sguardo più approfondito su quello che rappresenta il primo rilascio di dati di questa iniziativa. Conosciuto come Overture 2023-07-26-alpha.0, questo rilascio offre un ricco tesoro di informazioni geografiche globali suddivise in categorie intriganti, tra cui confini amministrativi, luoghi di interesse, edifici e reti di trasporto. Ma come si confrontano questi dati con le aspettative e cosa offrono di nuovo al mondo dell’informazione geografica? Scopriamolo insieme mentre esploriamo i dettagli di questo affascinante rilascio. ... continua a leggere

 

Segnalato da @napo@mastodon.uno

 

In seguito al terremoto che ha colpito le montagne dell'Alto Atlante in Marocco, abbiamo bisogno del vostro sostegno per mappare l'area colpita e aiutare i soccorsi.

Potete partecipare a questa missione cruciale unendovi al progetto nel Task Manager HOT.

 

Con Postmarks, il social bookmarking è tornato, ma questa volta costruito nel Fediverso. Può essere visto come il successore di del.icio.us

 

Traduzione dell'articolo nel blog OSM di ybon (Aurélie Jallut): https://www.openstreetmap.org/user/ybon/diary/402248


Da qualche mese uMap è stato integrato in un incubatore statale francese, quindi le cose si stanno muovendo parecchio!

uMap ha ormai dieci anni ed è distribuito su molte istanze in tutto il mondo. Quella che conosco bene è ospitata da OSM France, ed è prossima a raggiungere un milione di mappe create e 100.000 utenti.

Questo programma di incubazione è portato avanti dall'"Accélérateur d'initiatives citoyennes" francese, e comprende dei coach e un piccolo budget per le esigenze non tecnologiche (UI/UX...). Uno degli obiettivi di questo programma è trovare un sostegno finanziario per lo sviluppo e la manutenzione di uMap. Un'amministrazione francese, l'Agence pour la cohésion des territoires, è il primo finanziatore di uMap da qualche mese. Questo ci ha permesso di mettere in piedi un piccolo team per lavorare, a tempo parziale, su uMap: - due sviluppatori: David Larlet e me stesso - un UX designer: Aurélie Jallut - un bizdev, che deve ancora essere assunto (interessati? Contattatemi!).

Questa è una grande notizia! Fino ad allora, uMap è stato sviluppato al 100% nel mio tempo libero.

uMap è molto utilizzato dagli agenti pubblici francesi e questo spiega il sostegno dello Stato francese per rendere questo strumento migliore e più ufficiale. Per questo, un primo passo è un'istanza "ufficiale" per i lavoratori pubblici:

https://umap.incubateur.anct.gouv.fr/fr/

Saremo presenti all'evento NEC - Numérique En Communs (Bordeaux, Francia), il 19 e 20 ottobre. Ci vediamo lì per ulteriori notizie e annunci!

Quali sono le novità di uMap?

Innanzitutto, un'enorme pulizia, aggiornamento e lotta ai bug nel codice di uMap. Da qualche anno, il mio tempo a disposizione per uMap è stato molto ridotto (ho fatto il panettiere per due anni...), quindi il codice aveva urgentemente bisogno di più amore.

Che altro? Ecco alcune delle modifiche più importanti apportate di recente a uMap, andiamo!

Immagine Docker

Finalmente!

Overlay personalizzato

Link di modifica anonimo inviato per e-mail

Dopo anni in cui le persone hanno perso il loro link segreto di modifica, ora non ci saranno più scuse...

Ricerca sfaccettata

Scelte alcune proprietà, uMap calcolerà tutti i valori e permetterà di filtrare i dati.

Riconoscimento/citazione permanente

Un "credit" che verrà visualizzato nell'angolo in basso a sinistra.

Mappe preferite

Un modo interessante per tenere traccia delle mappe realizzate da altri!

Pagina "Il mio cruscotto"

Versione molto semplice di una pagina dashboard, dove recuperare tutte le nostre mappe, con più metadati e azioni rispetto al precedente elenco piatto di mappe.

Migliore controllo della visualizzazione predefinita delle mappe

Consente di modificare le informazioni di base del profilo dell'utente

Utile per modificare il nome utente e aggiungere più di un provider OAuth.

Inoltre:

  • permette di controllare l'opacità delle icone
  • permette di ordinare al contrario (aggiungendo un - prima della proprietà)
  • permette di controllare la destinazione dei collegamenti: stessa finestra, nuova scheda, finestra padre
  • aggiunta scorciatoia Ctrl-Shift-click per modificare il datalayer delle caratteristiche quando si fa clic sulla forma della caratteristica
  • migliore ordinamento naturale delle caratteristiche
  • consente caratteri non ascii nelle variabili
  • Rende disponibili le opzioni fromZoom e toZoom per tutti i livelli.
  • Quando la mappa ha impostato i limiti massimi, utilizzare tali limiti per limitare la ricerca.

Lista completa delle modifiche.

Prossime novità?

Raywan (che ci ha aiutato nella parte di bizdev) e Aurélie hanno avviato una sessione di ricerca sugli utenti, rivolta principalmente ai lavoratori pubblici, ma non solo.

Alcuni argomenti in cantiere, frutto di questa ricerca e di funzionalità attese da tempo:

  • modifica simultanea in tempo reale di una mappa (concurrent live editing)
  • definizione dei permessi a livello di datalayer
  • migliore gestione delle icone
  • stampare una mappa
  • rivisitazione dell'interfaccia utente (UX)
  • migliore documentazione per l'utente
  • squadre?
  • supporto degli allegati?

La gestione dei problemi di uMap è su Github: https://github.com/umap-project/umap/issues La roadmap pubblica è qui: https://github.com/orgs/umap-project/projects/1/views/1

Se volete esprimere la vostra opinione su ciò che dovrebbe essere fatto per primo, aggiungete degli emoji nell'elenco dei problemi. E se manca qualcosa nell'elenco, createne di nuovi per condividere le vostre idee!

Come contribuire?

Ora è finalmente possibile sostenere uMap con una donazione su Liberapay o Open Collective. Tutti gli importi sono benvenuti!

Aiuta a tradurre uMap nella tua lingua. uMap è disponibile in 58 lingue, ma per molte manca ancora il 15-20% al completamento.

https://www.transifex.com/openstreetmap/umap/dashboard/

E, naturalmente, contribuite al codice!

https://github.com/umap-project/umap/

Saluti e grazie per il vostro caloroso supporto da dieci anni a questa parte!

 

Articolo pubblicato il 20 Luglio 2023

La collaborazione tra Archivio Storico TCI e Wikimedia Italia parte da una condivisione di obiettivi e di finalità molto affine, quasi naturale. Touring Club Italiano e Wikimedia sono due grandi comunità, l’uno con quasi 130 anni di vita, identificata da solidi valori in cui centinaia di migliaia di soci si sono riconosciuti, l’altra nata per sfruttare le infinite potenzialità del web e diffondere conoscenze. Condividere i materiali d’archivio è per TCI quasi un imperativo etico e i progetti Wikimedia sono uno straordinario diffusore.

Guarda il video: la collaborazione con Touring Club Italiano

Così, dopo l’esperienza molto positiva dello scorso anno, incentrata sulla cartografia, quest’anno abbiamo messo a disposizione più di mille fotografie storiche dell’Archivio Storico TCI (circa 350.000 stampe fotografiche dal 1870 al 1970), appositamente digitalizzate e catalogate per dare modo alla community dei progetti Wikimedia di utilizzarle al meglio: fotografie prevalentemente degli anni 1950-60, archiviate sotto il tema ‘ambiente’, inteso nell’accezione più larga possibile. Molteplici quindi i soggetti delle fotografie, dalle piante agli animali, dai fenomeni atmosferici a ambienti particolari. Molte foto dedicate a quelli che possiamo chiamare disastri e calamità naturali e alle opere dell’uomo su questo tema. Qui la selezione è stata particolarmente ampia e interessante, anche per noi archiviste. Immagini di frane, allagamenti, esondazioni di torrenti e fiumi hanno quasi simmetricamente e in parallelo documentazione fotografica di sistemazioni idrauliche, di bonifiche, di costruzioni di dighe, di rimboschimenti, di manutenzione del suolo. Documenti preziosi che restituiscono un’Italia dei disastri e un’Italia della cura, due facce della stessa medaglia.

Guarda tutte le foto caricate su Wikimedia Commons

...

 

Il risultato referendario dimostra la volontà del popolo ecuadoriano di proteggere le comunità e preservare la biodiversità all’interno del Parco Nazionale Yasuni dalle estrazioni di petrolio

 

Spesso passiamo l'anno in attesa di staccare dal lavoro, anche solo per pochi giorni. Le aspettative, però, per quei giorni sono alte e il loro non raggiungimento può influire negativamente sul nostro benessere post vacanza. Ma deve essere per forza così? Secondo uno studio non c'è molta differenza di felicità tra chi va in vacanza e chi no: ha senso quindi andare in vacanza? Assolutamente sì, ma dobbiamo imparare a viaggiare senza pretendere troppo da noi stessi.

Lavoriamo, lavoriamo e lavoriamo tutto l’anno solo in attesa di quei pochi giorni di riposo, le meritate ferie o il tempo che a forza ci siamo ritagliati con un attentissimo e meticoloso piano delle cose da fare. Le aspettative di solito per le vacanze sono molto alte: ci si deve divertire e riposo e relax sono d’obbligo. Non ci sono altre opzioni e, soprattutto, altri tentativi. Ma se non fosse così? Se il benessere che traiamo da questi pochi giorni non fosse sufficiente? Siamo davvero felici dopo che torniamo dalle vacanze? ... continua a leggere

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