Un tribunale locale ha respinto un ricorso contro il sistema di blocco IPTV Piracy Shield in arrivo in Italia. Un'associazione di ISP aveva espresso una serie di preoccupazioni, dai costi sproporzionati per i provider più piccoli alla potenziale responsabilità per il blocco eccessivo. L'amministratore delegato del campionato di calcio di Serie A, che probabilmente beneficerà maggiormente del sistema, ha accolto con favore la decisione del tribunale. "I soliti furbi sono stati ostacolati", ha dichiarato.
Il "Mega-Firewall" italiano, come l'ha descritto, potrebbe anche esporre gli ISP a responsabilità e ciò significherebbe che gli utenti finali pagherebbero il conto. Quando le proposte sono diventate legge, Zorzoni ha nuovamente lanciato l'allarme a nome degli ISP più piccoli, avvertendo che i costi di implementazione del "Piracy Shield" potrebbero raggiungere i 300.000 euro all'anno, per ISP.
In linea di massima, la corte ha stabilito che le norme sono state introdotte per la protezione del diritto d'autore e, poiché questo obiettivo è di interesse pubblico, il sistema Piracy Shield andrà avanti. I timori che si commettano inevitabilmente degli errori, dato che i titolari dei diritti si affannano a bloccare le piattaforme pirata entro 30 minuti, sono stati respinti.