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L’Altra Asia – Il massacro quotidiano dei civili, in Myanmar

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I numeri della guerra in Myanmar, perché «non ci si può permettere di dimenticare», dicono le Nazioni Unite. Poi le storie della settimana dall'Altra Asia.
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AFGHANISTAN. Le mine continuano a mietere vittime e a mutilare innocenti

@news

In Afghanistan, ogni mese, almeno 110 civili vengono ancora oggi uccisi o feriti dalle mine rimaste inesplose nel terreno.
L'articolo AFGHANISTAN. Le mine pagineesteri.it/2024/04/08/asi…

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Della serie, "Upload"

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La Nato di domani? Si allarghi anche in Asia. La versione di Pelanda

@news

La Nato di domani si allarghi, anche in Asia, per contrastare chi sta lavorando ad allargare i solco tra America ed Europa, spiega a Formiche.net il prof. Carlo Pelanda, economista e uno degli analisti più attenti delle relazioni internazionali. Alla vigilia dell’uscita del suo pamphlet “L’Italia globale” per Rubbettino, l’analista riflette sul presente ma soprattutto sul futuro della Nato, su come l’Alleanza deve programmare postura e iniziative per immaginare nuove traiettorie e sopratutto per impedire il disegno “esterno” che vorrebbe gli alleati atlantici in crisi. “Prima di sostenere che ci sia il bisogno di una nuova Nato, occorre valutare come funziona quella che esiste: da tempo ha commissionato molte analisi su vari temi interconnessi all’impiego della forza, compresi i contorni economici, finanziari e psicologici. Per cui sostenere che la Nato deve allargare lo sguardo secondo me non è corretto”.

Nato e guerra ibrida: è corretto dire che l’Alleanza dovrà immaginare un percorso di riforma che contempli le leve economiche, quelle energetiche e il confronto con le milizie paramilitari?

Da sempre la Nato ha previsto dei programmi civili e così non ha mai fatto l’errore di essere un’organizzazione solo militare. Ricordo personalmente quando ero giovanissimo di aver partecipato a borse Nato per fare ricerca civile, quindi pensare che la Nato sia un’organizzazione lontana dagli aspetti civili di sicurezza nel senso esteso o che non stia affrontando i problemi della guerra ibrida è una mancanza di informazione. Aggiungo che la Nato è un’organizzazione molto evoluta e sofisticata che non cura solo l’aspetto della difesa o della deterrenza militare: ricordo che negli anni ’90 era una struttura già piuttosto evoluta che guardava il mondo a 360 gradi, non soltanto dal punto di vista militare.

In quali altri ambiti ad esempio?

Vi erano alcune associazioni civili legate alla Nato che analizzavano tutti i problemi di sicurezza in maniera molto ampia. Pensi che ho conosciuto mia moglie in uno di questi seminari a Castelfranco Veneto, dove lei era notaio e vicepresidente dell’associazione Nato. Per cui non facciamo l’errore di pensare che la Nato sia un luogo che non pensa, tutt’altro. Nel 1989 con il crollo del Muro è cambiato lo scenario, perché è venuto a mancare il nemico. Ma prima di sostenere che ci sia il bisogno di una nuova Nato, occorre valutare come funziona quella che esiste.

Quale è il suo giudizio?

Confermo che, dalla fine degli anni ’80 in poi, si sono manifestati dei problemi di riduzione di rilevanza, ma ha sempre mantenuto un impianto, consapevole che i conflitti vanno analizzati nel senso più ampio. La Nato presenta due caratteristiche: una è l’interoperabilità, cioè non esistono al mondo altre alleanze militari dove tanta diversità viene integrata grazie a standard comuni. La mia raccomandazione è quella di analizzare meglio come è fatta la Nato prima di proporre una riforma che, magari, è già nelle sue corde o anche nel suo Statuto e nelle sue operazioni. La seconda è la comunicazione: la Nato, come è ovvio, non comunica tutto quello che fa in una maniera aperta dal momento che è un’alleanza militare. Durante il governo Ciampi nel 1993, da consigliere per gli affari speciali del ministro degli Esteri Andreatta, accompagnai alcune aziende italiane in un vertice Nato dedicato al problema delle armi non letali.

Ovvero?

Si poneva il problema di costruire in sicurezza e senza eccessi, limitando la violenza dell’esercizio della forza e il caso era quello dei Balcani, in particolare, perché in una democrazia vi sono dei limiti all’impiego della forza. E dal momento che esiste una varietà di opinioni e un gran pezzo di queste varietà è fatta da persone belligeranti, i militari fecero una ricerca per spiegare che era più rischioso l’uso di armi non letali, sia sul sul piano legale che su quello operativo. Il tema è poi rimasto in sospeso, ma servì a ribadire che la Nato ha commissionato molte analisi su vari temi interconnessi all’impiego della forza, compresi i contorni economici, finanziari e psicologici. Per cui sostenere che la Nato deve allargare lo sguardo secondo me non è corretto.

Dove invece, secondo la sua opinione, dovrebbe migliorare?

Potrebbe invece essere interessante lavorare su un passaggio che personalmente raccomando da più di trent’anni: unire sempre di più una rete fatta di economia e alleanza militare, mantenendo sempre la Nato come alleanza militare. Si possono immaginare nuovi accordi economici perché non è possibile mantenere un’alleanza che non abbia conseguenze economiche. Mi riferisco ad una strutturazione come il G7, che è un’alleanza estesa anche al Pacifico.

Cosa pensa rispetto ai ragionamenti che vengono fatti sull’allargamento a Paesi gravati da una contingenza eccezionale, come ad esempio l’Ucraina?

Questo è francamente il pensiero debole a cui sono contrario. La Nato deve allargarsi, penso soprattutto alle piccole nazioni, come previsto dal consolidamento dei Balcani. Sì, la Nato è uno strumento di pace ottenuto attraverso deterrenza e tale strumento realistico disturba non poche ideologie convinte che la pace sia più facile da ottenere, mentre l’aspetto positivo della Nato si ritrova nella citazione “Si vis pacem, para bellum”. Quel para bellum fa parte del realismo, perché per evitare una guerra occorre disincentivare l’avversario, mostrando superiorità oppure una maggiore capacità distruttiva. Per cui credo che la Nato debba continuare ad estendersi anche nel centro Asia.

Per quali ragioni?

Penso al Giappone, un Paese che fa parte già di quel cono di interesse che gravita attorno a Usa, Australia, Usa, Regno Unito e Italia. Il progetto di caccia di sesta generazione lo dimostra una volta di più. Aggiungo che una nostra portaerei sta andando in Giappone dove arriverà anche la Amerigo Vespucci: il tutto rientra in una tendenza direi naturale ad esserci, in un mondo dove c’è un confronto tra sistemi autoritari capeggiati dalla Cina e seguiti in una maniera molto più lenta dalla Russia, dall’Iran e dalla Corea del Nord. Perché dunque si dovrebbe limitare l’estensione della Nato? Chi lo sostiene ha altri obiettivi.

Quali?

Dividere Usa ed Europa. L’autonomia strategica dell’Europa è piuttosto irrealistica perché l’Europa è piccola con i suoi 500 milioni di abitanti e, quindi, ha bisogno dell’America e l’America ha bisogno dell’Europa. Quello che sta avvenendo oggi è che l’America non è più così grande da poter gestire due o tre fronti in contemporanea. Per cui resta pericolosissima l’idea di perseguire una autonomia difensiva post Nato, come predicato da Macron, perché sarebbe l’obiettivo della Cina: separare America ed Europa. Non mi sfugge, inoltre, che il mondo stia cambiando e che anche la guerra stia cambiando. Ma la Nato se ne è resa conto da tempo quando, ad esempio, ha analizzato due scenari bellici nuovi: lo spazio extra terrestre per il dominio dell’orbita e il condizionamento dei cervelli. Oggi però ci sono più strumenti innovativi in questo senso, per questa ragione l’Alleanza persegue il modello di una grande organizzazione, certamente con tante varietà di opinioni per capire come riuscire a fare deterrenza, ma con l’obiettivo unitario di mantenere la pace in una situazione dove la guerra possiede più strumenti per esprimersi.


formiche.net/2024/04/nato-doma…

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ECUADOR. La polizia irrompe nell’ambasciata messicana

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Nella notte tra venerdì e sabato la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito, in Ecuador, portando via con la forza l’ex vicepresidente ecuadoriano Jorge Glas, che aveva chiesto asilo politico nella sede diplomatica.

“Quello che è appena accaduto è un oltraggio al diritto internazionale e all’inviolabilità dell’ambasciata messicana in Ecuador. Totalmente inaccettabile”. È la barbarie. Non è possibile che violino i confini diplomatico come hanno fatto. È vergognoso per uno stato”, ha detto dichiarato Roberto Canseco, ambasciatore incaricato.

“Mi hanno picchiato. Sono stato colpito mentre ero a terra. Ho fisicamente cercato di impedire loro di entrare. Hanno fatto irruzione come criminali nell’ambasciata messicana in Ecuador. Questo non è possibile. Non può essere. È pazzesco”, ha aggiunto Canseco.

Proprio ieri le tensioni tra i due Paesi avevano raggiunto l’apice. A seguito di alcune dichiarazioni del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador in merito alle ultime elezioni in Ecuador, il presidente Noboa ha dichiarato l’ambasciatore messicano “persona non gradita”.

Jorge Glas, condannato per casi di corruzione, è rimasto all’interno dell’ambasciata messicana a Quito dal 17 dicembre 2023 al momento del raid.

Aveva due ordini di arresto, uno dei quali legato ad un processo per peculato.

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Si è tenuta oggi a Palazzo Piacentini la presentazione della Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita a fine dicembre dall’omonima legge quadro, che verrà celebrata il 15 aprile di ogni anno, nel giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la direttrice Generale di Altagamma, Stefania Lazzaroni, il segretario generale del Comitato Leonardo, Massimo Mamberti, il presidente della Commissione per le attività di formazione della Federazione Cavalieri del Lavoro, Luigi Abete, e il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini.

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Ma sì privatizziamo tutto, ha funzionato così bene in America e Inghilterra...🙄

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#Israele: un sistema AI per identificare 37000 obiettivi. Per ogni presunto membro di Hamas 20 morti civili sono accettabili.

"Non vuoi sprecare bombe costose su obiettivi non importanti. Ciò significa buttare giù intere case sugli occupanti"

"Per ogni obiettivo investivo 20 secondi, facendone dozzine al giorno. Non avevo nessun valore aggiunto umano, ero solo un timbro di approvazione. Abbiamo risparmiato un sacco di tempo"

Questi vanno fermati.

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https://www.theguardian.com/world/2024/apr/03/israel-gaza-ai-database-hamas-airstrikes

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L’esercito degli obiettori di coscienza ucraini

L’obiezione di coscienza al servizio militare è un diritto umano che viene riconosciuto grazie a un’interpretazione dell’articolo 18 della Dichiarazione dei diritti umani. È sancito dal diritto internazionale ed è esplicitato anche nella Costituzione di Kiev.

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https://lospiegone.com/?p=183679

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Procura europea e Guardia di Finanza scoprono una maxi-frode sui fondi PNRR

Nel contesto di un’indagine internazionale su larga scala condotta dalla Procura europea (EPPO) a Venezia (Italia) e dalla Guardia di finanza italiana è stato scoperto un sistema di frode internazionale che ha portato a sequestri preventivi di ingente valore

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https://euractiv.it/?post_type=news&p=96157

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La NATO festeggia 75 anni, mentre si fa più urgente il sostegno all’Ucraina nel lungo periodo

La NATO ha celebrato giovedì (4 aprile) il suo 75esimo anniversario, che cade in un momento critico per il sostegno dell’Alleanza atlantica all’Ucraina.

@news

https://euractiv.it/?post_type=news&p=96162

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L’UE e gli Stati Uniti cercano di attirare i paesi in via di sviluppo in una partnership sulle materie prime critiche

L’UE e gli Stati Uniti stanno invitando i paesi in via di sviluppo a stringere una partnership che mira ad allineare le misure sulla fornitura di materie prime essenziali, ha affermato mercoledì (3 aprile) un funzionario della Commissione.

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https://www.euractiv.com/section/industrial-strategy/news/eu-and-us-look-to-attract-developing-countries-into-critical-raw-materials-partnership

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TAIPEI (Taiwan News) - Un terremoto di magnitudo 7,2 ha scosso il nord-est di Taiwan alle 7:58 di mercoledì (3 aprile), secondo l'Amministrazione meteorologica centrale (CWA).

L'epicentro del sisma è stato 25 km a sud-sud-est del municipio della contea di Hualien, con una profondità focale di 15,5 km, ha dichiarato la CWA. Taiwan utilizza una scala di intensità da 1 a 7, che misura il grado in cui un terremoto viene avvertito in un luogo specifico.

L'intensità del sisma ha registrato un 6+ nella contea di Hualien e un 5+ nella contea di Yilan e nella contea di Miaoli. Un livello di intensità di 5- è stato registrato a Taichung, nella contea di Changhua, nella contea di Hsinchu, nella contea di Nantou, a Taoyuan, a Nuova Taipei e a Taipei.

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SpaceX, l'azienda aerospaziale privata che si occupa tra le altre cose dello sviluppo del progetto Starlink, la scorsa settimana avrebbe denunciato TIM all'AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made In Italy). A rendere nota la vicenda è la nota agenzia di stampa internazionale Bloomberg, che sarebbe venuta in possesso della documentazione della denuncia nella quale viene affermato che «Telecom Italia SpA per mesi non ha rispettato le norme che le impongono di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature». Il provider italiano ha respinto le accuse dell'azienda fondata da Elon Musk, spiegando che sono ancora in corso «interlocuzioni» tra le due entità. I dati sullo spettro delle frequenze che Telecom Italia avrebbe deciso di non condividere a SpaceX – sempre stando a quanto riportato da Bloomberg – risultano essenziali per evitare interferenze e problemi di comunicazione vari. Senza queste informazioni garantire una connessione Internet satellitare a banda ultra larga che risulti stabile e con una bassa latenza potrebbe difatti essere impossibile.

Proprio nelle scorse ore SpaceX – che si occupa anche del progetto Starship – ha lanciato in orbita 22 satelliti Starlink: è il più recente di una serie di lanci che hanno come obiettivo popolare l'orbita bassa terrestre con una costellazione di satelliti in grado di fornire internet veloce a bassa latenza anche nelle aree del mondo non raggiunte da questo servizio. Nel video si può vedere il lancio rispreso da Los Angeles (credits: Federico Bertazzoni).

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Il governo metropolitano di Tokyo ha lanciato un allarme in quanto i casi di un tipo di infezione batterica rara ma grave hanno superato più della metà del numero dello scorso anno - 88 nella capitale - insieme a 517 infezioni a livello nazionale.

Le preoccupazioni per la diffusione della sindrome da shock tossico streptococcico (STSS), spesso soprannominata "malattia mangia-carne", avrebbero spinto la Corea del Nord a cancellare una rara partita di calcio con il Giappone che avrebbe dovuto svolgersi a Pyongyang.

Nei casi più gravi, la STSS - causata nella maggior parte dei casi dal batterio chiamato streptococco di gruppo A - può causare la necrosi dei tessuti connettivi che ricoprono i muscoli e ha avuto un tasso di mortalità di circa il 30% degli individui infetti nel 2023, che è "un tasso di mortalità estremamente elevato", secondo il governo metropolitano di Tokyo.

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Un ex agente dei servizi segreti austriaci che aveva lavorato anche per la polizia italiana è stato arrestato con l’accusa di spionaggio in favore della Russia

Le indagini durano da almeno sette anni. Di lui si era già parlato per i suoi legami con Jan Marsalek, l’ex direttore operativo della società di pagamenti online Wirecard, accusato di truffa e appropriazione indebita e ricercato dal giugno del 2020 nell’ambito di un grosso scandalo finanziario.

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https://www.ilpost.it/2024/03/30/austria-arresto-egisto-ott-ex-agente-servizi-segreti-russia/

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