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founded 3 years ago
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CoinWatch, segui il valore delle criptovalute

Sappiamo bene che le criptovalute non vanno a genio a chiunque, dunque vi avvisiamo fin da subito così evitiamo di far perdere tempo a chi magari non ne è interessato: CoinWatch è un’applicazione open source per visualizzare in tempo reale il valore di (quasi) tutte le criptovalute.

Uno strumento dunque sicuramente molto utile per chi interessato a questo mercato e ci sembra sensato, senza dare troppi giudizi in merito, suggerire questa bella applicazione open source.

I dati sono presi in tempo reale e in automatico grazie alle API del sito Coinranking. Abbiamo notato che c’è un limite di 10mila richieste mensili gratuite su questo sito dunque è lecito pensare che in futuro se ci fosse un uso intensivo dell’applicazione potrebbero esserci problemi in questo senso. Attualmente tuttavia questo non è un problema reale perché evidentemente l’applicazione non è ancora così tanto conosciuta e funziona bene e senza limiti.

CoinWatch

Il funzionamento è per ora molto semplice e basilare, non c’è alcun tipo di impostazione se non la possibilità di avere delle criptovalute preferite da vedere in primo piano e prima di tutte le altre. È presente uno storico orario, giornaliero, settimanale o mensile. Altrimenti per ogni criptovaluta si può vedere il rendimento negli ultimi 3 mesi, un anno e 5 anni. Nello stesso momento è possibile vedere quale è il valore minimo e quello massimo durante il periodo da voi selezionato.

L’applicazione come detto è open source e oltre al Play Store è possibile scaricarla anche direttamente da GitHub e magari aggiornata tramite Obtainium.

Ultima piccola curiosità: alcune immagini sono prese dal progetto open source unDraw del quale vi avevamo parlato qualche tempo fa!

scarica da Play Storescarica da GitHubcodice sorgente

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#bat #bitcoin #criptomoneta #criptovalute #etherum

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ente è da un po' la mia alternativa preferita a Google Photos. Ne ho fatto anche una recensione e mi sono sempre sembrati seri e attivi.

Non hanno deluso le mie aspettative e oggi hanno rilasciato anche il codice sorgente del server per poterne fare un eventuale self-hosting per chi ne fosse interessato: https://github.com/ente-io/ente

https://ente.io/

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Starship Olympics

Indice dei contenuti

Il gioco open source che vi presentiamo oggi è ancora in versione beta ma è completamente giocabile e davvero molto divertente soprattutto se avete la possibilità di giocare con altre persone! Starship Olympics è infatti un videogioco ambientato nel futuro dove esistono dei Giochi intergalattici ai quali ovviamente potrete partecipare da soli oppure in compagnia.

Il multiplayer è solo locale (non sappiamo se prima o poi diventerà anche multiplayer online o meno), ovvero potete giocare fino a 4 persone sullo stesso dispositivo utilizzando sia tastiera che joypad. A questo proposito vi lasciamo i tasti predefiniti per quel che riguarda la tastiera: potrete usare le frecce per muovervi mentre per sparare potrete utilizzare i tasti M, SPAZIO oppure INVIO. Con il tasto ESC invece annullate l’operazione in corso.

Starship Olympics, chiamato anche SuperStarfighter

Il gioco viene presentato con questa introduzione:

Millenni di guerre intergalattiche finalmente trovarono una fine quando i Giochi vennero creati.

Come detto si intende una sorta di campionato intergalattico dove gli alieni e altre creature dell’Universo si sfidano in competizioni sportive. Questa una presentazione del progetto su GitHub:

Impersonerete un pilota di una vasta gamma di alieni e combatterete per diventare il campione dei Giochi intergalattici, una competizione sportiva simbolo di unità e pace per tutte le specie dell’universo.
In questo gioco, piloterete la vostra astronave e vi confronterete con altri giocatori in una serie di sfide e competizioni. Sia che preferiate correre attraverso un pericoloso campo di asteroidi o impegnarvi in un emozionante combattimento tra cani, Starship Olympics ha qualcosa per tutti.

Starship Olympics su GitHub

Video

Questo video è della versione 0.4.1 (ora sono molto più avanti) ma è l’unico che abbiamo trovato su PeerTube quindi abbiamo deciso di mostrarvelo comunque per darvi un’idea del tipo di gioco di cui stiamo parlando.

Questo video è servito grazie alla piattaforma decentralizzata e open source PeerTube, attraverso una delle istanze italiane: PeerTube.uno. PeerTube non raccoglie dati di alcun tipo e non utilizza cookie. Tuttavia è importante che tu sappia che eseguendo questo video potresti rivelare a terzi il tuo indirizzo IP.

Conclusioni e link per scaricarlo

Il gioco è molto carino e nonostante sia in versione beta è decisamente giocabile e divertente. Se dà sicuramente il meglio in compagnia anche la versione contro il computer è fatta altrettanto bene e ci si può senz’altro perdere un po’ di tempo con i tanti giochi presenti (attualmente sono più di 20!).

Starship Olympics è totalmente open source ed è rilasciato anche con licenza MIT. Gli asset (immagini/audio/texture etc) invece sono rilasciate in CC BY NC SA.

Il gioco è multipiattaforma e disponibile solamente per desktop. Come spesso accade, anche se il gioco è completamente gratuito, se vi è piaciuto e ci giocate con costanza avete la possibilità di donare qualcosa al progetto.

visita il sitoscarica per desktopcodice sorgente

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#multiplayer

https://www.lealternative.net/?p=46050

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@lealternative ho letto il vostro post su Bitcoin e anonimato ma avete escluso molte opzioni... nn mi è chiaro ma sembra che abbiate preso in considerazione solo wallet online gestiti da società regolari e non i wallet personali...
Perchè?
In quel caso le transazioni sarebbero facilmente anonime.

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L’ecologia della durata

Gli articoli di Cassandra Crossing sono sotto licenza CC BY-SA 4.0 | Cassandra Crossing è una rubrica creata da Marco Calamari col "nom de plume" di Cassandra, nata nel 2005.

Consigli ecologici preziosi di Cassandra

Questo articolo è stato scritto il 23 febbraio 2024 da Cassandra

Cassandra Crossing 573/ L’impercettibile pericolosità dei chatbot

Perché comprare prodotti “verdi” al posto di quelli che abbiamo”, quando la scelta più ecologica è non comprarli proprio? Forse perché siamo diventati pigri? Attenzione al greenwashing!

Alle 10 di sera Cassandra stava giusto riavvitando delicatamente l’ultima vite di Talus, il suo laptop “di scorta”, mentre il suo gemello Corellia era impegnato nei backup serali automatici.

Si, Cassandra ha due laptop identici, perché ritiene inaccettabile restare senza computer per un guasto improvviso, e vuole poter ripartire senza perdere niente e senza reinstallare niente.

Non è uno spreco; in primis perché per lei è cosa necessaria, ma soprattutto perché ambedue i pianeti gemelli sono stati fabbricati nel 2015, per l’esattezza nei mesi di ottobre e novembre.

Nove anni fa.

Malgrado che uno dei due l’accompagni 24 x 7 (talvolta tutti e due), trattandoli con ordinaria cura prolungare la loro durata non è stato un problema.

E poiché nel lontano 2015 erano più che sufficienti per le necessità di Cassandra, che sono alte ma non infinite, e che non sono cambiate di molto, sono sufficienti anche oggi.

In questo l’utilizzo di un sistema operativo onesto come GNU/Linux è stato indispensabile, per disinnescare l’obsolescenza programmata che in questi mesi sta mietendo vittime come non mai. Ed anche il fatto che siano laptop sottili e leggeri ma dotati di viti e privi di colla è molto importante. Basta pensarci prima.

Così, quando ierisera alle 23:00 la batteria di Talus ha deciso di mettersi permanentemente a riposo, una veloce ricerca su Ebay e su Amazon, seguita da un rapido ordine, ha permesso una ripartenza degna di una Formula 1.

23 ore, meno di un giorno per constatare il guasto, decidere il da farsi, ordinare la batteria di ricambio, riceverla a casa, sostituirla e ripartire.

Un po’ di preoccupazione ed incertezza sul risultato finale? Certamente, Murphy è sempre in agguato e qualcosa può andare storto. Ed in questo la pianificazione ed anni di esperienza hanno aiutato molto.

Ma sono cose alla portata di tutti. Basta volerlo.

Pensarci prima, pianificare un minimo ed usare Wikipedia e Google al momento buono sono la ricetta per il successo.

Ora, in attesa di trovare il tempo per un corretto smaltimento della batteria defunta, Cassandra passerà alla predica di prammatica.

I portatili precedenti di Cassandra erano durati sempre meno di 4 anni, ma questo era dovuto essenzialmente al fatto che l’aumento delle prestazioni dei nuovi modelli, per il suo lavoro, le era necessario.

Ma non serve sempre tutta la velocità, la memoria o la risoluzione del mondo. Tantomeno l’estetica o la firma.

Ottenuto quanto serve, ci si può tranquillamente fermare. Ci si dovrebbe fermare, considerando la durata come la prima e più importante arma per limitare l’impatto sulle risorse naturali.

Anche parlando di un portatile, che è una delle cose meno ecologiche che si possano concepire visti i materiali con cui è realizzato, e persino avendo usato Amazon, certo non la più ecologica delle aziende, Cassandra si è comportata in maniera più gentile verso il pianeta.

Solo due facili regole.

Primo: non comprare un prodotto nuovo che non sia davvero necessario.

Secondo: finché è sufficiente, aver cura di quello che si possiede, in modo che duri il massimo possibile.

Forse Gaia sarà un po’ meno arrabbiata con Cassandra che con altri più allegri consumatori? Speriamo.

Marco Calamari

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L’archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero

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TIDY, ricerca fotografie dal testo

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Credete nella magia? Perché quello che riuscirà a fare quest’applicazione open source per voi è quanto di più simile alla magia che potrete incontrare! 😁 Lasciando da parte gli scherzi, TIDY è veramente un’applicazione molto interessante che riuscirà a trovare delle immagini sul vostro smartphone partendo solo da un testo di ricerca.

Cerchiamo di spiegarci meglio e vediamo un attimo come funziona questa applicazione. Una volta avrete installato TIDY potrete scegliere quali immagini del vostro smartphone devono essere analizzate: potete sceglierle una ad una oppure tramite interi album. Non preoccupatevi: è tutto rigorosamente offline! TIDY infatti non richiede nessun accesso ad internet.

TIDY: ricerca immagini con parole e frasi

Screenshot di TIDY

Una volta che gli avrete dato in pasto le vostre fotografie potrete ritrovarle utilizzando soltanto alcune parole chiave (per ora solo in inglese purtroppo). In pratica dopo che le vostre fotografie sono state analizzate potete scrivere la parola “bench” e vi verranno mostrate tutte le fotografie che contengono una panchina. Se conoscete bene l’inglese potete anche formulare vere e proprie frasi, uno degli esempi che fanno sulla pagina del codice sorgente è infatti: “Black cat hiding behind the car tires“.

Ovviamente se avete tante fotografie e volete farle analizzare tutte la prima indicizzazione potrebbe durare un pochettino, quindi portate un po’ di pazienza e sarete sicuramente ricompensati.

Essendo tutto offline come accennato in precedenza l’applicazione occuperà un bel po’ di spazio (parliamo di oltre 150MB) ma è proprio grazie a questo che non deve collegarsi a internet con svariati rischi per la propria privacy e sicurezza.

Ricerca immagini da immagini

Screenshot di TIDY

Un’altra funzionalità molto bella e interessante è la ricerca partendo da un’immagine. L’immagine deve essere prima all’interno dell’indice creato, successivamente potrete cliccarci sopra e premere su Image to image search. Vi verranno mostrate così tutte le foto che in qualche modo assomigliano a quella selezionata, che hanno dunque degli elementi in comune.

Noi abbiamo provato un pochettino questa applicazione, come sempre, prima di parlarvene e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Un totale di circa 1000 foto è stato analizzato in meno di due minuti e le parole ricercate funzionavano quasi sempre bene. Ovviamente non è perfetta ma il fatto di utilizzare librerie libere (OpenAI CLIP) ci ha particolarmente affascinato.

Scarica

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#openai #ricercaTesto

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PicView, visualizzatore open source di immagini per Windows

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Se siete stanchi del solito visualizzatore di immagini per Windows oggi vi presentiamo questo progetto open source e con licenza GNU chiamato PicView. Attualmente è disponibile solo per Windows, tuttavia essendo open source se dovesse piacere a qualcuno potrebbe anche essere portato su altre piattaforme.

PicView è un visualizzatore di immagini, è possibile aprire una vasta quantità di estensioni (molte di più del visualizzatore per immagini predefinito su Windows) come ad esempio .psd, .webp e .svg oltre ovviamente ai classici .png e .jpg.

Una delle caratteristiche di PicView è secondo noi la sua velocità nell’aprire un file e a mostrare i successivi. È davvero molto rapido! Oltre a questo ha alcune funzionalità molto interessanti come la possibilità di vedere rapidamente gli EXIF di qualunque immagine ad esempio o la possibilità di creare con un solo click uno slideshow delle immagini all’interno di una cartella.

PicView, un solo programma ma con molte funzionalità

Screenshot di PicView

È inoltre possibile effettuare alcune modifiche alle immagini come il ridimensionamento (resize), il tagliare alcune parti (crop) e l’ottimizzazione automatica (optimize) per farle occupare meno spazio possibile senza perdere qualità.

È inoltre disponibile un’automatizzazione di alcuni passaggi (batch resize) dove potrete convertire automaticamente un’intera cartella di immagini cambiandone l’estensione (.webp, .jpg o .png) comprimendo o meno le immagini e decidendo anche un eventuale ridimensionamento. Un processo davvero molto utile se avete la necessità di modificare tante immagini in una volta sola senza impazzire.

Oltre a quanto detto sono presenti anche altre piccole chicche interessanti come la possibilità di inserire degli effetti grafici (sono circa una trentina in tutto) tra cui il bianco e nero, il filtro “old movie”, il pixelamento o la sfocatura. Un’altra funziona interessante è la possibilità, non sempre presente in queste applicazioni, di rimanere in primo piano così da non rischiare distrazioni.

Screenshot di PicView

Insomma ci è sembrata una bella e pratica applicazione per uso quotidiano, adatta sia a chi non ha esperienze e ha bisogno di un programma semplice ma adatta anche a chi è già esperto e ha bisogno di un programma veloce per fare piccole operazioni.

Sulla pagina del codice sorgente trovate inoltre un sacco di altre istruzioni valide e un elenco delle tantissime scorciatoie presenti.

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#heic #visualizzatoreImmagini #webp

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Giochi Sudoku open source

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In tutti questi anni ci siamo accorti di aver dedicato solo un articolo a questo classico passatempo! È arrivato dunque il tempo di fare un articolo dedicato a questo gioco. Per farlo abbiamo cercato i vari sudoku open source e abbiamo selezionato quelli che per noi erano i migliori.

Per chi non lo conoscesse il sudoku, Wikipedia viene in nostro soccorso:

Il sudoku è un gioco di logica nel quale al giocatore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, 9 colonne verticali e in 9 “sottogriglie” di 3×3 celle contigue. Lo scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9 in modo tale che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, quindi senza ripetizioni.

Esistono poi, come potete immaginare, diverse difficoltà per poterli risolvere. Esistono anche versioni alcune versioni per bambini dove la griglia può essere anche più piccola della classica 9×9 e possono anche essere inserite delle figure al posto dei numeri: utile soprattutto per i bambini che devono ancora imparare bene a riconoscerli.

Giochi Sudoku per Android

Questi sudoku sono tutti open source e disponibili per Android.

  • Open Sudoku, è secondo noi uno dei più interessanti. È disponibile sia su F-Droid che sul Play Store e ha una pagina web dove è possibile creare infiniti puzzle da importare all’interno del gioco.
  • LibreSudoku, è l’unico del quale abbiamo dedicato qualche mese fa un articolo. È graficamente forse uno dei più belli e anche a livello di opzioni è incredibilmente completo. Disponibile su F-Droid.
  • Simple Sudoku Game, è in fase beta e viene aggiornato con molta calma. Tuttavia ha alcune caratteristiche interessanti come la possibilità di usare immagini al posto dei numeri per poter far giocare anche i bambini! Disponibile su F-Droid.
  • SudoQ, con pochissime impostazioni ma pratico e perfetto per una partita rapida. Ha diverse tipologie di griglie per il sudoku e quattro difficoltà. Disponibile su F-Droid e Play Store.
  • Sudoku (Privacy Friendly), non poteva mancare il sudoku di SECUSO. Abbiamo già conosciuto SECUSO per alcune applicazioni semplici e libere come l’applicazione per leggere i codici QR o per prendere misure col proprio cellulare. Anche questa applicazione, come le altre, è buona e semplice.
  • SUD💜KU, molto carino graficamente e permette anche di inserire facilmente degli appunti sui numeri da inserire. Disponibile su F-Droid.

Da giocare online

  • Sudoku Exchange, è una webapp open source per creare sudoku che viene utilizzato dal sito linkato. È possibile giocarci online e ci sono diverse difficoltà.

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https://www.lealternative.net/?p=31095

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L’impercettibile pericolosità dei chatbot

Gli articoli di Cassandra Crossing sono sotto licenza CC BY-SA 4.0 | Cassandra Crossing è una rubrica creata da Marco Calamari col "nom de plume" di Cassandra, nata nel 2005.

Cassandra torna sui chatbot con dei consigli preziosi.

Questo articolo è stato scritto il 14 febbraio 2024 da Cassandra

Cassandra Crossing 572/ L’impercettibile pericolosità dei chatbot

Le false IA commerciali che usiamo oggi sono così ambigue che non si riesce ad usarle senza correre continui rischi. Anche quando si parla in confidenza.

Proprio nel giorno di San Valentino, Cassandra si è imbattuta su Gizmodo in un articolo, citato anche da Slashdot, che parlava di evidenti e gravi problemi di privacy presenti negli accordi di licenza del “chatbot romantici”.

La prima reazione di Cassandra la dice lunga sulla sua ignoranza di certe questioni del presente; si sa che le profetesse amano occuparsi principalmente del futuro, e talvolta, appunto, si distaccano dal presente.

Infatti che esistessero siffatti chatbot, e la gente li usasse così tanto che una recensione elenca 11 aziende e servizi che ne forniscono, è stata per lei una novità assoluta.

Ma la meraviglia si è rapidamente dileguata per far posto ad un più ordinario, profondo sconforto.

E’ del tutto naturale, come la Regina Rossa ha sempre saputo benissimo, che la gente proietti sé stessa su qualunque output in linguaggio naturale proveniente da un computer, e che gli attribuisca profondità e significati ovviamente provenienti dall’umano, e non dal computer.

Ricordate Eliza?

Wikipedia la introduce così “ELIZA è un chatterbot scritto nel 1966 da Joseph Weizenbaum.” Sì, quasi sessanta anni fa, e si trattava di poco più di mille righe di un linguaggio simile al BASIC. Altro che retrocomputing!

Gli storici riferiscono concordemente che persone ordinariamente intelligenti, e che avevano avuto esperienze di psicoterapia, la scambiavano per uno psicoterapeuta umano, e si dichiaravano soddisfatte dell’interazione con “lei”.

All’epoca si iniziò a parlare, senza ancora aver capito alcunché, di un “Effetto Eliza”.

Per Cassandra, ovviamente, si trattava non di un fatto storico eclatante ma semplicemente preoccupante, e lo aveva correttamente inserito nelle famiglia delle dipendenze che le persone si creano grazie all’informatica, come quelle ben più gravi dovute ai social.

Pochi secondi dopo aver appreso la notizia, i soliti ragionamenti si sono formati e conclusi nella mente della nostra profetessa preferita, ed i 24 informatissimi lettori certo li potranno prevedere.

Saltando a piè pari quelli legati alla stupidità naturale del “genus Homo Sapiens”, che non fa certamente onore al suo nome, concentriamoci sul fatto in sé.

Ed in particolare sull’amplificazione, del tutto prevedibile, che l’arrivo delle false Intelligenze Artificiali, ed in particolare dei Grandi Modelli Linguistici Generativi Pre-addestrati (così si chiama, per esteso, chatGPT), avrebbe avuto sugli inevitabili “successori” di Eliza.

Successori nati ovviamente per far soldi, principalmente estraendo dati personali e sensibili (e quanto sensibili!) dalle persone.

Sì, perché qui, ora ed in questo mondo esistono persone, tante persone, che raccontano sé stesse, i loro segreti più intimi, le loro paure, e qualsiasi altra cosa venga loro in mente ad un chatbot dotato di falsa intelligenza artificiale, ufficialmente allo scopo di avere “sostegno psicologico e sollievo esistenziale”.

Saltiamo di nuovo a piè pari l’efficacia ed i problemi di un tale servizio, ed arriviamo rapidamente al fatto più importante secondo Cassandra, ed anche alla conclusione di questo suo “ragionamento”; i dati personali.

Le aziende che producono i chatbot analizzati dall’inchiesta, nel 90% dei casi dicono chiaramente, nella licenza, che utilizzeranno le conversazioni come dati per ulteriori elaborazioni, addestramenti di false intelligenze artificiali, e per qualsiasi altro scopo venga loro in mente, iniziando ovviamente dalla vendita dei dati a chiunque sia disposto a pagarli.

In inglese, in maniera molto più ampollosa, dispersiva e forbita, ed in legalese stretto, c’è scritto proprio questo.

E come sempre gli ignoranti utenti (in senso latino) che hanno già detto sì ad Alphabet, a Meta ed ai tutti i loro famuli, proprio come la monaca di Monza, hanno risposto, ed hanno risposto sì.

A parte qualsiasi ulteriore considerazione, su questa (per lei) “novità” Cassandra non può fare profezie; dare suggerimenti invece sì.

E lo farà concludendo in un modo che nemmeno i suoi 24 interdetti lettori si aspettano.

Se non avete mai usato questi chatbot, potete fare una segnalazione al Garante per la Protezione dei Dati Personali, che già in passato ha dimostrato di prendere in seria considerazione (più dei colleghi europei) anche aspetti “strani” di quanto di sua competenza; sempre se qualcuno glieli segnala e sono pericolosi.

Se avete invece davvero usato un chatbot di questo tipo, o magari se lo ha fatto una persona che dipende da voi, potete (per non dire dovete) fare un reclamo al Garante, che in questo secondo caso vi darà, con i tempi necessari, una risposta.

Segnalazione e reclamo sono due cose diverse, e sul sito del Garante tutto questo è spiegato esaurientemente e ci sono istruzioni e modelli da utilizzare.

Fatelo.

Marco Calamari

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https://www.lealternative.net/?p=48993

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Un'ottima novità per Signal: fino ad oggi per aggiungere una persona tra i contatti e scriverle si doveva fare come su WhatsApp ovvero aggiungerla tramite numero di telefono.

Dalla versione 7.0 (uscita ora in beta e tra qualche giorno per tutti) sarà invece possibile avere un username e dare questo per farsi aggiungere e per parlare con qualcuno, più o meno come funziona ad esempio con Telegram.

Di default quindi il proprio numero di telefono verrà nascosto a meno che questa persona non è tra i vostri contatti

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Trail Sense, escursioni con l’open source

Indice dei contenuti

Trail Sense, caratteristiche principali

gratuita
open source
nessuna connessione internet richiesta
un’infinità di funzioni e strumenti utili per escursioni e non solo

Quella di oggi è un’applicazione che abbiamo già citato in diversi nostri articoli. Trail Sense appare infatti sia come applicazione per contare i passi che come applicazione per tracciare gli sport. In realtà Trail Sense come avevamo già scritto non è applicazione che nasce per fare sport o per contare i passi, tuttavia visto che è decisamente molto versatile e piena di funzionalità avevamo deciso di inserirla. E abbiamo deciso ora di dedicarle un piccolo articolo.

Trail Sense, le caratteristiche

Tra le caratteristiche presenti su questa applicazione possiamo infatti trovare:

  • altitudine del luogo nel quale ci troviamo
  • contapassi, come accennato in precedenza
  • possibilità di tracciare dei percorsi e tornare sui propri passi
  • venire avvisati quando sta per calare il sole
  • previsioni meteorologiche
  • possibilità di accendere la torcia direttamente dall’app

Sulla pagina del codice sorgente possiamo trovare gli obiettivi di questa applicazione:

  • Trail Sense non deve utilizzare Internet in alcun modo, poiché voglio che l’intera applicazione sia utilizzabile anche in assenza di connessione a Internet.
  • Le funzioni devono fornire qualche beneficio a chi usa l’app durante le escursioni, in situazioni di sopravvivenza, ecc.
  • Le funzioni devono utilizzare i sensori del telefono invece di affidarsi a informazioni memorizzate come le guide.
  • Le funzionalità devono essere basate su dati scientifici sottoposti a peer-review o verificati con dati reali.

Insomma come avrete capito è un’applicazione che cerca di non lasciare nulla al caso e che potrebbe tornarvi davvero molto utile se siete abituati a fare escursioni!

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#escursioni

https://www.lealternative.net/?p=24521

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Come da titolo, per chi utilizza l'ottimo GrapheneOS e usa il browser predefinito che si chiama Vanadium (che è disponibile appunto solo su Graphene) è ora disponibile il blocco, molto semplice e basilare, delle pubblicità.

Leggevo su PrivacyGuides che sembra siano state implementate solo le liste EasyList e EasyPrivacy ma in futuro dovrebbero fare continui miglioramenti!

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Una buona notizia per chiunque abbia bisogno di un drive crittografato anche gratuitamente. Proton Drive ha aumentato lo spazio per gli account gratuiti a 5GB, prima era 1GB.

https://proton.me/drive

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Su Le Alternative non mi occupo praticamente mai di applicazioni open source per Mac o iOS principalmente perché... non ce li ho e quindi non potrei provarli (cosa che faccio sempre prima di scrivere una recensione o di consigliare qualcosa).

Ho però trovato questo sito che sembra racchiudere tantissime applicazioni open source per Mac, magari a qualcuno può tornare utile: https://indiegoodies.com/awesome-open-source-mac-apps

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Oltre un decennio di contenuti preziosi per gli utenti sono ora in vendita, mentre Reddit si prepara a diventare pubblica.

Secondo quanto riportato ieri da Bloomberg, Reddit permetterà a "una grande azienda di AI senza nome" di accedere alla sua piattaforma di contenuti generati dagli utenti grazie a un nuovo accordo di licenza. L'accordo, "del valore di circa 60 milioni di dollari su base annua", scrive l'agenzia, potrebbe ancora cambiare, dato che i piani della società di quotarsi in borsa sono ancora in corso.

Fino a poco tempo fa, la maggior parte delle aziende che si occupano di AI addestrava i loro dati sul web senza chiedere l'autorizzazione. Ma ciò si è rivelato discutibile dal punto di vista legale, inducendo le aziende a cercare di ottenere i dati su basi più solide. Non è noto con quale società Reddit abbia concluso l'accordo, ma si tratta di una cifra ben superiore ai 5 milioni di dollari annui che OpenAI avrebbe offerto agli editori di notizie per i loro dati. Secondo il New York Times, anche Apple sta cercando di concludere accordi pluriennali con le principali società di informazione per un valore di "almeno 50 milioni di dollari".

...

Commento personale: dobbiamo prepararci ad una nuova ondata di iscrizioni su Lemmy? :) ...oppure ancora una volta l'ennesimo passo falso non sarà sufficiente a smuovere le coscienze?

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BitTorrent è spesso caratterizzato come una tecnologia di condivisione dei file decentralizzata. Tuttavia, la sua dipendenza da indici centralizzati è contraria a questa idea. Nel corso degli anni sono state proposte diverse alternative "indistruttibili", tra cui il relativamente nuovo software Bitmagnet. Con Bitmagnet, le persone possono gestire il proprio indice BitTorrent privato, basandosi su DHT e sul protocollo BEP51.

All'epoca la larghezza di banda era una risorsa scarsa, che rendeva impossibile la condivisione simultanea di file di grandi dimensioni con milioni di persone su Internet. BitTorrent non solo ha prosperato in quell'ambiente, ma il protocollo rimane efficace ancora oggi.

I trasferimenti BitTorrent si basano sulla condivisione di file peer-to-peer senza un luogo di archiviazione centrale. Con le aggiunte aggiornate al protocollo, come la Distributed Hash Table (DHT) di BitTorrent, i file torrent non necessitano più di un server tracker, rendendo il protocollo decentralizzato per natura.

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Nunti (f-droid.org)
submitted 2 years ago by Komon@feddit.it to c/lealternative@feddit.it
 
 

salve a tutti,
chiedo a voi una info:
su lealternative ho trovato #Nunti e dive che dopo 50 recensiti cambia l'ordine.
ma cambia l'ordine delle notizie o dei rss?
funzione anche per i feed personali?
grazie per chiunque possa aiutarmi.

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Come da titolo, è ora possibile attivare la sincronizzazione su tutti i dispositivi su cui si sta utilizzando DuckDuckGo Browser.

La sincronizzazione non avverrà tramite username e password ma tramite un recovery code alfanumerico.

A me il browser di DuckDuckGo non fa impazzire ma penso sia un'ottima cosa per chi vuole smettere di utilizzare Google Chrome visto che la sincronizzazione dei preferiti e delle password mi sembra di capire sia una delle caratteristiche più richieste.

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Logseq è un'app di PKM (personal knowledge management) open source. E' un'alternativa ad Obsidian, Roam (proprietarie) e app simili di note "collegate" a rete.

F-Droid è il primo store Android dove l'app è disponibile ufficialmente!

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2009scape, versione libera e open source di RuneScape

Indice dei contenuti

Per tutti quelli che sono stati amanti del videogioco RuneScape, ma anche per tutte le persone che non l’hanno mai sentito nominare e vogliono solamente provare qualcosa di nuovo, vi segnaliamo 2009scape una versione libera e open source di RuneScape del 2009.

Siete pronti dunque a fare un vero e proprio viaggio nel tempo nostalgico con questo progetto open source che riporta in vita RuneScape in quella che per molti è la sua migliore versione ovvero quella del 2009?

Cos’è 2009scape e come si gioca?

È un remake non ufficiale open source e libero della versione di RuneScape del 2009. RuneScape è un video gioco di ruolo online che per diversi anni è stato il MMORPG gratuito più popolare al mondo 1. Citiamo Wikipedia per quel che riguarda la storia e l’ambientazione:

RuneScape è situato nell’immaginario scenario del mondo plasmato dal dio Guthix, Gielinor, all’inizio della Prima Era, ed è composto dai regni di Misthalin, Asgarnia, Kandarin e Morytania, dall’isola tropicale di Karamja, dal deserto di Kharid e dalle Terre Selvagge (Wilderness). Altre zone importanti sono a sud le Feldip Hills, abitate da orchi, a nord la regione detta Troll Country, a ovest le terre degli elfi (Tirannwn), a nord ovest la provincia settentrionale di Fremennik che comprende anche varie isole.

Il continente di Gielinor, pieno di castelli e torri di magia, è ricco di particolari creature di cui si legge nelle fiabe, troll, goblin, draghi, nani, gnomi e altri personaggi fantastici, con cui conversare o combattere. Il periodo temporale è un “Medioevo fantastico”, intriso di mostri e magie come ogni fiaba che si rispetti, da vivere in prima persona attraverso il proprio personaggio, che agisce in animazione all’interno di ogni avventura.

Il nome stesso di RuneScape (“salva la runa” o “sfuggi alla runa”) dà un quadro di paesaggio nordico (almeno come derivazione, dato che nel gioco troviamo anche giungla e deserti). Infatti per l’incantamento delle “pietre magiche” sono usate (incise sopra le pietre) le “rune“, simboli alfabetici/mistici/magici appartenenti alle popolazioni orientali-nordiche e alla tradizione tolkieniana e della fiaba russa di magia.

Come si gioca

Per poter giocare è necessario scaricare il file eseguibile e installare il gioco. Successivamente è obbligatorio creare un account gratuito, non c’è bisogno né di email né di altro ma solamente di un username e di una password. Una volta entrati nel server potrete far nascere il vostro personaggio, deciderne il genere e le varie caratteristiche fisiche. Successivamente potrete seguire un tutorial, non obbligatorio, oppure iniziare subito a giocare.

Il gioco rispecchia quasi fedelmente la sua versione originale e ha alle spalle una grande comunità attiva sul forum, su Matrix e su Discord.

Scarica e gioca

2009scape è multipiattaforma e disponibile quindi per Linux, Windows e macOS.

visita il sitoscarica per desktopversione per Android da GitHubcodice sorgente

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  1. RuneScape in Guinness World Records[]

https://www.lealternative.net/?p=48612

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Frame è stato progettato per essere indossato come un paio di occhiali con una serie di funzionalità di intelligenza artificiale. Che si tratti di un paio di occhiali da vista o di uno strumento di prototipazione, Frame è pronto per il viaggio.

È in preordine!

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Per le prossime 48 ore Conversations (il miglior client XMPP per Android) sarà disponibile sul Google Play Store gratuitamente

https://play.google.com/store/apps/details?id=eu.siacs.conversations

Questa la decisione comunicata da Daniel Gultsch, gestore del progetto, su Mastodon per festeggiare il reintegro dell'applicazione sul Marketplace di Android dopo un giorno di espulsione

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